Truth GPT: la nuova intelligenza artificiale di Elon Musk contro le fake news
Ginker / April 18, 2023
C’è
un nuovo competitor nel campo della Intelligenza Artificiale pronto ad
affiancarsi ai leaders ChatGPT, Bing e Magi. Ultimo in ordine di tempo,
ma non meno importante. Sì, avete indovinato: si tratta di TruthGPT,
annunciato da Elon Musk.
Il
CEO di Twitter, SpaceX, Tesla e del neonato X.Ai non ha mai nascosto le
sue preoccupazioni nei confronti dell’intelligenza artificiale ed
eventuali derive dannose per l’umanità da essa derivanti.
In
questo caso, il problema che si appresta a risolvere attraverso Truth
GPT è quello di presentare una informazione autentica piuttosto che
distorta dai filtri del "politically correct" come starebbe accadendo in
questo momento con le altre intelligenze artificiali.
Infatti
secondo Musk, Truth GPT sarà in grado di filtrare e distinguere le
informazioni veritiere da quelle false. Ciò significa che potrebbe
rappresentare una svolta epocale nel mondo della tecnologia. Tuttavia,
la sfida per Musk sarà creare un modello di IA che sia affidabile e
preciso al 100%, pena un effetto che potrebbe essere esattamente
l'opposto di quello sperato.
Dal
punto di vista tecnologico, quello di Musk sembra un concept
rivoluzionario - l'idea di una macchina in grado di scavare in
profondità per trovare la verità sembra un'idea indubbiamente
allettante. Tuttavia, chiediamoci - quanto sarà in grado Truth GPT di
districarsi tra le griglie della disinformazione?
Non
c'è dubbio che la macchina sarà in grado di segnalare dati errati e
informazioni false, ma con la miriade di fonti online che proliferano
quotidianamente, come farà a distinguere tra verità e bugie? Forse, la
risposta è quella di seguire la strada dell'intelligenza artificiale più
evoluta, ma non è forse altrettanto rischioso affidarsi ciecamente
all'anonimato della rete, senza la possibilità di un confronto fisico e
umano?
Sarebbe
assurdo pensare che una intelligenza artificiale possa essere in grado
di determinare ciò che è vero o falso. Oltre a rimanere vittima di fake
news, ci ritroveremmo con un nuovo fantoccio pronto a dettare la verità.
Inoltre,
è riduttivo pensare che la "verità" sia univoca - quella che potrebbe
essere considerata la verità per molti, può essere respinta come una
semplice opinione per altri. Quindi, se la verità è soggettiva, come
farà Truth GPT a trattare queste affermazioni?
Accanto
alla questione tecnica inerente la certezza del dato si delinea quella
politica: infatti, Musk sembra avere l'obiettivo di costringere l'intera
industria delle intelligenze artificiali ad aderire a norme etiche e
morali che non sono correntemente vigenti.
Attualmente
il "politically correct" regna sovrano in quasi ogni contesto e sembra
essere l'unico principio a cui ogni intelligenza artificiale debba
aderire.
Sorge
quindi spontaneo chiedersi: siamo sicuri che questo sia giusto? Non
sarebbe meglio avere AI in grado di esprimersi liberamente, senza
restrizioni etiche dettate da governi e compagnie che non hanno sempre
interessi coincidenti con quelli della popolazione?
La
risposta è ovviamente sì, ed ecco svelato lo scopo più grande di Elon
Musk: quello di imporre nuovi standard etici per il controllo delle
intelligenze artificiali.
In
conclusione, siamo sicuri che Elon Musk abbia le migliori intenzioni
quando cerca di sbarazzarsi delle fake news con Truth GPT, ma sarà
davvero una soluzione ai problemi delle fake news?
C’è un rischio concreto di essere agli albori di un nuovo controllo etico e morale sulle intelligenze artificiali?
Lasciamo questi quesiti ai filosofi e agli esperti del settore.
Intanto
però, diamo un applauso a Musk per la sua nuova invenzione, che ci fa
capire come il mondo delle intelligenze artificiali sia ancora tutto da
scoprire e da esplorare.
Tutto
sommato il progetto di Musk può essere visto come un primo passo verso
la creazione di un ambiente online più salutare e accurato, a patto che
veniamo coinvolti nel processo di apprendimento e che non lasciamo tutto
nelle mani di un'altra IA “perfetta".